
La prima domanda…
…che un curioso lettore potrebbe porsi è “perchè abbinare un vino ai colori “
La risposta è da scoprire leggendo il libro. Per chi ancora non è convinto spiegherò cosa è stato a farmi sviluppare questo nuovo modello di abbinamento.
A inizio marzo del 2021 stavo leggendo un libro scritto da un’amica sull’argomento “impiattamento”. Scorrendo le pagine mi sono imbattuto in un’immagine di ortaggi messi uno vicino all’altro ma con un crescendo di colori e sfumature. L’immagine e il testo erano relativi a come comporre un piatto sfruttando i colori; nulla a che fare con il vino e il suo abbinamento.
Qualcosa però è scattato in me, un click? un’intuizione? più che altro un sogno e tra me mi sono detto:
“sarebbe bello se anche il vino si potesse abbinare al cibo attraverso i colori di quest’ultimo”

L’idea era intrigante ma da quella a dimostrarne la validità servivano prove e risposte concrete. Iniziai quindi a rileggere gli appunti che utilizzavo in classe per le lezioni fatte agli aspiranti sommelier arrivando a riprendere i miei vecchi appunti di quando seduto ai banchi c’ero io diversi anni prima.
Qualche conferma arrivò in poche ore convincendomi che avrei dovuto seguire l’istinto. Poco dopo la lista degli abbinamenti più “semplici” che conferivano valore all’idea si bloccarono lasciando spazio a domande e dubbi su piatti più complessi oltre a una mappatura che potesse rendere l’argomento più lineare.
Iniziò quindi la fase di studio. Ricominciai a leggere testi sull’abbinamento del vino con il cibo rivedendo i concetti in ottica di colore, approfondendo le caratteristiche dei cibi e degli elementi che conferiscono loro il colore. Da questo approfondimento riuscii a impostare un metodo che è quello esposto nella collana di libri che mi accingo a pubblicare.
É importante sapere che:
L’abbinamento del vino al cibo ha origini differenti
regionali
preparazioni culinarie e vini sono frutto di tradizione, storia e territori. Il loro abbinamento è nato spesso per necessita e vicinanza ma è entrato nella cultura e questo va oltre qualsiasi libro.
da sommelier
nel corso del secolo scorso i sommelier si sono cimentati nella definizione dei parametri di riconoscimenti del cibo e del vino per creare un metodo di abbinamento che seppur valido non è una scienza perfetta.
l’autore
al pari dei sommelier che si sono cimentati nell’impresa di trovare un metodo di abbinamento applicabile su larga scala, l’autore si rende conto che la sua teoria è applicabile e più semplice ma non potrà essere infallibile, tanto che nel libro menziona degli esempi di abbinamento difficile se non impossibile.
i gusti non si discutono
in qualità di sommelier spesso i clienti si affidano alla mia conoscenza per scegliere il vino “giusto”. Oltre a spiegare loro quale vino ritenga più idoneo chiedo sempre quali siano i loro “gusti” quindi procedo all’abbinamento che tenga conto sia della “logica di abbinamento” sia del “gusto personale”.